Il regolamento condominiale è un documento che contiene norme e comportamenti da seguire e rispettare per una corretta gestione e funzionamento del condominio.
Secondo la legge, questo documento deve includere le regole sull’uso delle parti comuni, la ripartizione delle spese, la tutela del decoro dell’edificio e la sua amministrazione. Può quindi essere definito come lo “statuto interno” del condominio.
Ma come si può modificare? Scopriamolo insieme.
È obbligatorio il regolamento condominiale?
Il regolamento di condominio è di fatto obbligatorio solo negli edifici con più di dieci condomini. In tutti gli altri, la sua approvazione è facoltativa.
Quando è obbligatorio, l’assemblea è tenuta ad adottarne uno. Se ciò non avviene, qualunque condomino può rivolgersi al tribunale per richiedere l’approvazione di un regolamento.
Tipologie di regolamento condominiale
Esistono due principali tipi di regolamento condominiale:
Regolamento assembleare: viene approvato a maggioranza dall’assemblea. La legge richiede la maggioranza dei presenti che rappresentino almeno la metà del valore complessivo dell’edificio (500 millesimi).
Regolamento contrattuale (o convenzionale): deve essere approvato all’unanimità o predisposto dal proprietario originario dell’edificio, venendo acquisito nei singoli rogiti di acquisto. Questo tipo di regolamento può incidere sui diritti di ciascun condomino, sulle parti comuni e sui diritti all’interno delle singole proprietà.
Modifica del regolamento assembleare
Il regolamento assembleare può essere modificato in ogni momento, tramite voto favorevole della maggioranza dei presenti che rappresentino almeno 500 millesimi.
Modifica del regolamento contrattuale
Il regolamento contrattuale può invece essere modificato solo con il voto unanime dei condòmini.
Questa regola vale anche per le clausole contrattuali di un regolamento misto, mentre per le clausole assembleari è sufficiente la maggioranza sopra menzionata.
Il regolamento misto contiene clausole approvate all’unanimità e altre a maggioranza, laddove solo quelle contrattuali possono incidere sui diritti dei condòmini.
Procedura per la modifica del regolamento contrattuale
Per modificare le clausole contrattuali non è necessaria la convocazione dell’assemblea, essendo sufficiente l’accordo unanime di tutti i condòmini. Questo accordo può essere formalizzato anche presso lo studio di un avvocato o di un notaio.
Comprendere le differenze tra regolamento assembleare e contrattuale è quindi fondamentale per procedere correttamente in base a leggi e normative. In casi particolari o complessi, ci si può rivolgere ad un consulente o professionisti esperti in materia.
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