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Immagine del redattoreImmobilsistem Real Estate

I prezzi degli alberghi sono sempre più alti

Inaugurazioni, nuove aperture e tavoli di investimento: gli investitori internazionali continuano a muoversi e a puntare sulle strutture alberghiere italiane, valorizzando in particolare quelle già esistenti, anche a dispetto dei tassi di interesse sui finanziamenti in continuo rialzo.



Aumento dei prezzi delle camere e occupancy

I prezzi delle camere, però, salgono e l’aumento dell’offerta in alcune piazze non ha frenato i rincari. Tale incremento dei prezzi va però a discapito dell’occupancy, ovvero del numero di stanze occupate in un certo intervallo di tempo.


Per esempio, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque alberghi top (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, segnando una crescita importante rispetto ai 750 euro del 2019 ma l’occupancy si è ridotta al 59% dal 71% del 2019.


Come linea generale, gli alberghi solitamente puntano a raggiungere alti livelli di occupazione, almeno 65-70%, prima di alzare i prezzi, ma oggigiorno in Italia, come in Europa, il segmento del lusso ha visto salire i prezzi in modo significativo post-Covid, nonostante l’occupazione resti intorno al 60%, considerato il livello minimo sostenibile.


Tale tendenza, sorta in epoca post-COVID, si sta consolidando da Taormina, a Capri, a Portofino, passando per Genova.


L’offerta in Italia

L’Italia, con le sue 1,1 milioni di camere, resta il Paese europeo più gettonato e più attrattivo per i turisti ed è il Paese che performa meglio in termini di RevPar (Revenue per Available Room).


E, visti i cospicui investimenti nel settore, la speranza è che il ritorno dei turisti americani ed asiatici contribuisca ad alimentare la domanda. Infatti, dove si crea offerta, il turismo segue. Quello a cui si sta assistendo è un generale ed evidente desiderio di esperienza e viaggio, mentre l’albergo si sta trasformando sempre di più in meta stessa dello spostamento.


In particolare, i Millennials e la Gen Z contribuiscono alla crescita dalla spesa in esperienze rispetto ai prodotti di lusso.


Quali le mete su cui investire e scommettere in Italia?

La risposta ricade sempre su Firenze e Venezia, ma anche su Milano e Roma. Per i resort molti i luoghi da tenere d’occhio: nel golfo del Tigullio, per esempio, con la nuova frontiera che potrebbe essere Taormina e la Sicilia in generale.


Attenzione che la tariffa media nelle top location italiane, Roma, Firenze, Milano, Venezia, è aumentata del 30-50% rispetto al 2019, nonostante il tasso di occupazione delle camere non sia ancora tornato ai livelli del 2019 a fronte di un ricavo medio per stanza aumentato del 40% a Roma, e del 20-25% nelle altre tre destinazioni.

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